Avis Provinciale di Cremona La nostra storia

L’AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) è una associazione privata, senza scopo di lucro, che persegue un fine di interesse pubblico: garantire un’adeguata disponibilità di sangue e dei suoi emocomponenti a tutti i pazienti che ne hanno necessità, attraverso la promozione del dono, la chiamata dei donatori e la raccolta di sangue. Associazione di volontari, fonda la sua attività sui principi della democrazia, della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana.

Vi aderiscono tutti coloro che hanno intenzione di donare volontariamente e anonimamente il proprio sangue, ma anche chi, non potendo fare donazioni per inidoneità, desideri collaborare gratuitamente a tutte le attività di promozione, proselitismo e organizzazione.

Oggi è la più grande organizzazione di volontariato del sangue italiana che, con 850.229 donatori, raccoglie circa l’80% del fabbisogno di sangue.

Il suo impegno è quello di rimanere un punto di riferimento per le strutture sanitarie e del volontariato del nostro Paese. Lo Stato italiano gli riconosce la natura privata e ne sostiene l’attività attraverso rimborsi, stabiliti da un decreto ministeriale ed erogati per convenzione con le Aziende Sanitarie per la promozione, la chiamata e l’invio dei donatori alle strutture trasfusionali sia pubbliche che dell’Associazione e per la raccolta diretta delle unità di sangue.

Avis Provinciale di Cremona Le origini dell'associazione

Le origini dell’Associazione risalgono al 1926, quando il dottor Vittorio Formentano lancia a Milano, sul Corriere della Sera, un appello per costituire un gruppo di volontari per la donazione del sangue. All’invito risposero 17 persone che si riunirono nel 1927, dando vita alla prima Associazione dei Volontari del Sangue. Nell’occasione furono delineati gli obiettivi della futura associazione: soddisfare la crescente necessità di sangue, avere donatori pronti e controllati per tipologia di sangue e lottare per eliminare la compravendita di sangue.

L’Associazione Volontari del Sangue si costituì ufficialmente nel 1929. Dopo il travagliato periodo del fascismo, nel 1950 A.V.I.S. viene riconosciuta dallo Stato con la Legge n. 49, mentre con la legge n. 592 del 1967 viene regolamentata la raccolta, la conservazione e la distribuzione del sangue umano sul territorio nazionale. Dagli anni ’70 la diffusione dell’Associazione si fa sempre più capillare, grazie alla nascita delle sedi regionali, provinciali e comunali, legate da un unico statuto alla sede nazionale.

Nel corso degli anni lo statuto è rimasto pressoché immutato e fedele ai principi voluti da Formentano e, come precisano gli articoli 1,2,3, l’Associazione è apartitica, aconfessionale, senza discriminazioni di sesso, razza, lingua, nazionalità, religione ed è costituita da persone che donano il loro sangue volontariamente, periodicamente, gratuitamente, anonimamente e responsabilmente.

Con il passare degli anni è maturata una nuova cultura della donazione che ha sostituito agli ideali di eroismo, sacrificio, generosità caritatevole, lo spirito di consapevolezza dei bisogni, di responsabilità di coscienza civica e di partecipazione. Oggi A.V.I.S. è garante del sangue in Italia, poiché rappresenta chi, ispirato a principi solidaristici, mette a disposizione la materia prima indispensabile per il funzionamento e l’autosufficienza del sistema trasfusionale nazionale. Inoltre riafferma la centralità e il ruolo attivo del donatore nel Sistema Sangue e si fa promotrice di una nuova cultura del sangue e di una moderna ed efficiente gestione della politica trasfusionale.